
L’obbligo di sottoscrivere polizze catastrofali era inizialmente fissato al 31 marzo. Tuttavia, il Governo ha concesso una proroga per le PMI, mentre per le grandi imprese le sanzioni saranno sospese per tre mesi.
di Redazione Roma
27 marzo 2025 – Aggiornato alle ore 18:35
Nuove scadenze per le imprese
Accogliendo le richieste delle associazioni di categoria, il Consiglio dei Ministri ha deciso di posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per le piccole e medie imprese. Il nuovo termine è:
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1° ottobre 2025 per le medie imprese
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1° gennaio 2026 per le piccole e microimprese
Per le grandi imprese, invece, resta confermata la scadenza del 1° aprile 2025, ma senza l’applicazione immediata di sanzioni per chi non si adegua.
Negli ultimi giorni, molte aziende avevano manifestato preoccupazione per l’obbligo di sottoscrivere una polizza contro calamità naturali, imposto dal Decreto approvato a febbraio. Senza questa proroga, dal 31 marzo sarebbero dovute essere tutte in regola.
Il pressing delle imprese: “Senza rinvio, un prelievo forzoso”
Numerose associazioni di categoria avevano chiesto uno slittamento della norma, tra cui Confindustria. Il presidente Emanuele Orsini aveva avvertito che l’assenza di una proroga avrebbe rappresentato una misura ingiustificata:
“Le imprese non hanno avuto tempo di valutare le offerte assicurative e scegliere la soluzione più adatta. Senza una proroga, questo obbligo si trasformerebbe in un prelievo forzoso”, ha dichiarato Orsini.
Anche Confcommercio aveva sottolineato come il termine fosse incompatibile con la capacità delle imprese di adempiere all’obbligo, dato che il regolamento attuativo è stato emanato solo il 27 febbraio e il portale IVASS per la comparazione delle offerte non è ancora operativo.
“Le imprese devono poter fare scelte informate e consapevoli”, si legge in una nota ufficiale.
Confesercenti: “Milioni di imprese nell’incertezza”
Confesercenti ha ribadito che l’incertezza normativa sta paralizzando milioni di aziende:
“L’emendamento al Decreto Bollette che doveva spostare il termine è saltato, e non sono state presentate alternative. Serve un chiarimento immediato da parte del Governo.”
Il settore del commercio, del turismo e dei servizi è tra i più colpiti. Molte aziende operano in immobili in affitto, il che complica l’individuazione delle responsabilità tra locatari e proprietari per la stipula delle polizze.
Conseguenze per chi non si adegua
Sebbene non siano previste sanzioni immediate, le imprese che non sottoscrivono una polizza anticatastrofale:
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Perderanno l’accesso al credito
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Saranno escluse dai bandi di finanziamento pubblici
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Non riceveranno contributi statali in caso di calamità
Inoltre, gli amministratori delle aziende non assicurate potrebbero essere ritenuti responsabili per eventuali danni subiti da dipendenti o clienti in caso di eventi catastrofali.
Conclusioni
L’obbligo assicurativo rappresenta un cambiamento epocale per le imprese italiane, ma il rinvio concesso dal Governo concede più tempo per adeguarsi. Tuttavia, le aziende devono iniziare subito a valutare le offerte assicurative, per evitare problemi al momento della scadenza definitiva.