listeria
Sei morti e almeno 61 persone colpite: è questo il bilancio di un focolaio di listeriosi che negli ultimi mesi ha interessato diverse regioni italiane. La causa? Secondo le autorità sanitarie il consumo di würstel crudi di carne avicola prodotti in uno stabilimento veronese e venduti con diversi marchi, tra i quali spicca Wudy Aia.
Un allarme scattato a rilento
Il 2 agosto compare, sul Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rasff) della Commissione europea, la notifica da parte dell’Italia di un focolaio di Listeria monocytogenes ceppo ST 155, che conta già 29 casi e due morti, distribuiti principalmente tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Le indagini delle autorità sanitarie regionali, a quel punto, si concentrano sul formaggio Asiago Pressato, ma in breve tempo – incrociando i dati con i campioni conservati nel database nazionale genomico di Listeria monocytogenes dell’Istituto superiore di sanità – i casi accertati dal 2020 salgono a 33, distribuiti in nove regioni italiane.

Il 12 settembre il Ministero della salute notifica alla Commissione europea che, mentre i casi accertati salivano a 61, a casa di un paziente sono stati trovate le confezioni integre di due lotti di würstel a marchio Töbias di Eurospin, contaminati dallo stesso ceppo di Listeria del focolaio. Si tratta del lotto 1810919 con termine minimo di conservazione 17/09/2022 e del lotto 1785417 con il Tmc 03/09/2022. Un’ispezione nello stabilimento dell’azienda produttrice dei würstel, la Agricola Tre Valli Soc. Coop., ha riscontrato la presenza di una contaminazione ambientale. A questo punto scatta il ritiro precauzionale di tutti i prodotti commercializzati fino al 12 settembre con diversi marchi, oltre al già citato Töbias di Eurospin: Golo, Wurs, Pavo, Salchichia, AV5, Salumeo di Lidl e, non ultimo, Wudy Aia, il cui coinvolgimento era già stato rivelato dalla catena di supermercati Unes, seguita poi da Bennet e Prix. L’azienda produttrice ha diffuso anche un avviso ai consumatori e alle consumatrici ricordando che i würstel con i Tmc dal 20/09/2022 al 05/12/2022 e il marchio di identificazione IT 04 M CE potrebbero essere contaminati e quindi devono essere consumati solo dopo accurata cottura.

Il 23 settembre anche il ministero della Salute ha deciso di pubblicare un lungo comunicato in cui informa dell’esistenza del focolaio di listeriosi e che è stata rilevata una correlazione tra alcuni casi clinici e la presenza del ceppo ST 155 in würstel a base di carni avicole prodotti da Agricola Tre Valli, confermata anche da campionamenti nello stabilimento produttivo. Quello che manca nel comunicato, però, è una lista esaustiva dei marchi interessati dalla contaminazione. Il ministero, invece, lascia la palla in mano ai consumatori e alle consumatrici, che dovranno scandagliare le etichette dei würstel alla ricerca del marchio di identificazione dello stabilimento, per scoprire se le confezioni nel frigorifero di casa sono rischio.

L’azienda Agricola Tre Valli in un comunicato smentisce categoricamente che vi siano evidenze tecnico scientifiche che possano portare a correlare i casi di decesso dovuti a Listeriosi e i würstel prodotti da Agricola Tre Valli. “La società cooperativa” – si precisa – “ha attivato una procedura di ritiro volontario di concerto con le Autorità Competenti con relativo comunicato informativo sul corretto utilizzo dell’alimento esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico”.

Fonte articolo: Würstel contaminati da Listeria: sei morti e 61 casi in Italia (ilfattoalimentare.it)